Clicca per ingrandire (Il Progettista Arch. Moneta con i Figli in visita al cantiere di Prato Smeraldo a Vigna Murata)

Prof. Arch. Gianfranco Moneta

Complesso residenziale "Vigna Murata" - Roma, via di Vigna Murata, 1972-78

Clicca per ingrandire (Visita dell'Arch. Bruno Zevi, accompagnato dal Progettista Arch. Moneta, al nuovo quartiere-modello di Vigna Murata)


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(una fotocomposizione del quartiere Prato Smeraldo appena terminata la costruzione)

Nel quartiere "Vigna Murata", reso possibile dall'accordo di varie cooperative che si sono consorziate, c'è la prova che era ed è possibile progettare un quartiere controllando le varie scale d'intervento, partendo dallo spazio privato per arrivare allo spazio urbano e viceversa, senza sacrificare nessuno dei due. Certo è stata una situazione fortuita, nella realtà romana, per niente facile, quello di poter lavorare con persone che si sono unite proprio per avere un quartiere funzionale ed umano, una casa completa e non una semplice casa comunque e dovunque.

La storia comincia il 12 ottobre 1962 con la nascita del Consorzio "Solidarietà Sociale". Il progetto planivolumetrico per il Piano di Zona 167 "Vigna Murata", che le cooperative sono riuscite ad acquisire, è di Gianfranco Moneta con Giuseppe Santulli Sanzo, con la collaborazione nelle fasi successive di Castellini, Cavatorta, Darò, Puccioni, Ray, Moretti, Chiucini.

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(vista dall'alto oggi del quartiere Prato Smeraldo a Vigna Murata)

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(una insolita prospettiva dall'alto del quartiere Prato Smeraldo)

L'asse viario su cui si articola il piano si conclude a ferro di cavallo, c'è chi ha paragonato l'impianto al "Berlin-Britz" di Bruno Taut e alle Barene quaroniane, ed è organizzato secondo diverse percorrenze della rete viaria con i diversi tipi di alloggi nelle tipologie residenziali a gradoni, in linea, in blocchi emergenti e piani sfalsati. Proprio dalla differenziazione dei blocchi residenziali, dal loro rapporto interlocutorio, dagli elementi filtranti verso il territorio, dal diverso modo di porsi rispetto all'esterno, verso la città e verso l'interno, verso gli spazi comuni, la piazza, nasce la validità di questo quartiere. Ciò è stato possibile anche grazie alla meticolosità con cui è stato progettato ogni singolo particolare, che non è stato trascurato in nome della "grande scala".

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(una veduta dall'alto del quartiere Prato Smeraldo ancora in costruzione)

Da: "Roma costruita - le vicende, le problematiche e le realizzazioni dell'architettura a Roma dal 1946 al 1981" di A. M. Ippolito e M. Pagnotta, Fratelli Palombi, Roma 1982

Testo e immagini reperite e gentilmente concesse da: www.lumesarch.org e www.archabout.com


Presentiamo inoltre alcuni video, una menzione particolare va ai primi due in cui il Prof. Arch. Gianfranco Moneta illustra, in una vera lezione di architettura, la genesi del complesso residenziale di Vigna Murata.
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